A discorrere del tempo
una manciata d’ore
scivola in salita
una risata paziente
labbra dischiuse
nella penombra
un calcolo d’ansia.
sono sulla porta
a credere nel suono
delle note amate
una confusa ridda
di maschi pensieri
baci dati mai raccolti.
suppone il mio cuore
che lei rida
ancora e ancora
un refolo di vento
sulla nuda pelle
una instabile voluttà
una mano protesa
che si ritrae umida.
a scivolare sulle negazioni
una pagina di dolore.