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Pubblicata il 07/04/2003
Puerili atomi
di niente
alla carezza
della notte
bruciamo cumuli
d'istanti
al gelo dirompente
delle stelle
e della pioggia oscura
di Selene
godiamo d'abluzioni
solitarie
col guardo acuto al gioco
dell'aurora
che a nera pece
nutre i suoi
fantasmi
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ritrovo le mie "escursioni" notturne in questa tua splendida..Ciao, Andrea..LUna

il 07/04/2003 alle 11:57

Grazie, Luna. La notte è sempre fonte di ispirazione per chi occhi per vedere e cuore per sentire...
Ciao.
Andrea.

il 07/04/2003 alle 12:15

Incanto ben reso, in particolare m'è piaciuto
"... dell'aurora
che a nera pece
nutre i suoi
fantasmi"
Un caro abbraccio
Axel

il 07/04/2003 alle 14:39

Grazie, Axel. Felice che ti sia piaciuta.
Un caro saluto.
Andrea.

il 07/04/2003 alle 15:28

Notte, scuro, occulto come luogo dove giace il seme di ogni cosa e lì matura e si sviluppa.
Molto bella anche per le accurate scelte linguistiche.
Er

il 07/04/2003 alle 16:53

Grazie, Ernesto. Il nero della notte è un comodo giaciglio per i pensieri in germe.
Un caro saluto.
Andrea.

il 07/04/2003 alle 17:00

...l'incanto del buio
dove sovrastano delicate fiammelle lassù
a consolare il mondo della persa luce

L.

il 07/04/2003 alle 22:27

...è la notte, vello di neri pensieri che sogni di diamante raccoglie...
Ciao, Luigi.
Andrea.

il 07/04/2003 alle 23:40