PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/01/2022
Nell’albergo ad ore
trascorre il tempo…
si ode un frastuono
di tranvai polverosi.
stanca e annoiata
occupata in carezze
che non brama
la lucciola della notte
nell’ indifferenza
compie il rito
prosaico sul divano.
una vita venduta…
si guarda allo specchio
ravvia i capelli
neppure s’è accorta
che lui ha trovato
al buio le scale…
già non c’è più.
la piacevole lagna
di un mandolino
le fa drizzare la schiena
la nebbia fumosa
scende sulle strade.
le ultime dita delle foglie
sono aggrappate ai rami
come la sua anima
stringe un cuore ingrato.

cignonero
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La povertà della vita, nessuna mai vorrebbe farlo ma le circostanze spesso e volentieri non lasciano altre alternative, ma tanto di cappello, spesso riescono anche loro a rubare un vero sorriso di felicità!! Non gestisco nessun Albergo ad ore Tonino

il 27/01/2022 alle 13:03

Felice di non avere mai fatto un'esperienza del genere! Mi sentirei in colpa per le donne che sono costrette a farlo. Per quelle che non lo sono, mi dispiacerebbe per me stesso. Ottima poesia, Mirella!

il 27/01/2022 alle 18:11

Diciamo che è il mestiere più vecchio del mondo, ne ho tratto una poesia forse perchè c'è una vena di tristezza in questo genere di vita. La prostituzione sia maschile che femminile è una squallida forma di piacere. Bravo Tonino ah ah ah ne sono certa.

il 27/01/2022 alle 20:25

Acuta ed Amara. Complimenti

il 28/01/2022 alle 05:29