il giorno morira'
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il giorno non è timido: è brutale.
la morte striscia come belva ferita.
anche la vita è un lurido sensale
se ci sporca la punta delle dita.
ricordate lo smarrirsi dell'ora:
fino a quando crederete alle menzogne dei morti?
l'urlo maleodorante del pugno dei forti
è realtà che rinasce ad ogni istante.
il fuoco e l'aldilà, la gloria e l'aldilà.
le spiagge del cristallo e le crociate,
la Patria che temete e che cercate,
la Corsica, la Bosnia, l'Irlanda, l'aldilà.
il giorno corre: ha i minuti contati
sui sogni immacolati ed i rifiuti:
nasconderà i presagi nell'assenzio,
nell'onda di ritorno del silenzio.
appenderanno l'urlo sui megafoni.
sapranno la statura della morte:
la mezzanotte acida nella memoria
spalmerà di passioni il rosso dei semafori.
si gonfieranno le vostre gonadi
per dispensare desideri ed inganni
e voi sarete brezze sulle dita
lungo gli anni digiuni di carezze.
dentro i mostri sorgenti dei dolori
sento urlare il cognome dei dispersi:
muti come le vette degli abissi
nelle nude certezze delle palme dorate.
non avranno monili d'argento
o buio dissacrato dalle stelle:
la mezzanotte ride a crepapelle
dell'invidia del giorno macilento.
rombi di temporale e gole chiuse:
da cuori ed ossa nascerà il silenzio
di notti scure ed ali di gabbiani.
il giorno morirà nelle tue mani.
(guga
senza data)
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