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Pubblicata il 10/01/2022
No, no
hai ragione
non era adatta
‘sta maledetta scatola macilenta
di pelle d’uovo e ossa di cartone
a contenere tutto ‘sto cuore
L’ho fatto a pezzi
mentre zufolavo
e col fianco
tenevo il ritmo della mezzaluna
Sai com’è quando inizi a tagliare
ci prendi gusto
e non ti sai più fermare
Nemmeno davanti a
Dolore
Sapore
Odore
A malincuore, sì
ma poi finalmente
resta Niente
Solo silenzio
Non pulsa più la testa
dove la vena scandiva il tempo e il suo tedio

L’Armistizio Finalmente

Crescerà libera e spontanea
la Gramigna
là dove avevi distrattamente gettato
semi di sogni impossibili
che ingenuamente ho coltivato
sino a ieri
ma oggi
oh Oggi
ogni assurda infantile pretesa di felicità
che non ho avuto il coraggio di eradicare
si seccherà
perché io adesso Sono
Muore così Ragione
cagione precipua di ogni caos
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Il sapore del dolore è intriso in codesti esaurienti versi! Un testo razionale che "deliziosamente" scandisce le tue sensazioni! Complimenti, cara 00jl! Ciao.

il 11/01/2022 alle 11:10

Scritto amaro ma trovo la profondita' ,nei semi buttati distrattamente ove cresera' libera la gramigna perche' anche in mezzo la gramigna ci sono piante che riescono a germogliare.Un Saluto

il 11/01/2022 alle 21:19

Scusate Ragazzi questo testo da divanetto dello psicanalista. Me lo immagino in cuoio lucido, logoro e con la memoria, incastrata nella gommapiuma sfondata, di troppi culi (si può dire culo? Mi pare renda meglio di terga) e teste.

il 13/01/2022 alle 06:09

Chiusa bellissima, fantastica. Mi piace moltissimo. Bravo o brava.

il 17/01/2022 alle 13:41

Grazie Henry e Grazie Corry per la lettura e il riscontro.

il 18/01/2022 alle 16:44