Un dì Mago Zurlì
vedendoli per mano
già pronti per cantare
al più piccino chiese
da grande che farai?
Il selia kille
rispose il bel bambino
Lei allora lo riprese
e disse assai cortese
non sa bene parlare
però vuole ammazzare
chiunque gli si pari
e che lo guardi male
son di sicuro spari
o lama di pugnale
Un poco risentito
il bimbo indispettito
anarcoindipendente
e col grilletto al dente
questo l'ho detto io
mica son deficiente!
Ed io lo vuol sapere
cosa mi piace fare?
No grazie non importa
la sera è troppo corta
Lo stesso lo dirò
il mio mestiere ambito
è quello ch'el più antico
togliermi la sottana
mostrare la mia tana
e poi scoperta ho fatto
che pagano si bene
senza soffrirne pene
ma a dir la verità
gestione voglio avere
di donne in quantità
...ci scusiamo per l'interruzione
Più niente poi si seppe
di quei bambini matti
righetto e il passerotto
quarantaquattro gatti
Molto più in là con gli anni
il mago l'incontrò
curiosità lo prese
e allor gli domandò
cos'è successo poi
nel tempo che passò?
Lui lo guardò e sorrise
niente di tutto quello
ho scazzottato a volte
e a volte ce l'ho prese
provato ho con la lingua
amor propri a ferir
ma meglio con le donne
sentirle un po' gioir
Ed io mio caro mago
ho avuto tanti amori
l'amore mio l'ho dato
soltanto con l'amor
cosi è che ho vissuto
col battere del cuor
La storia è qui finita
come sarà poi andata
e ancor chi l'ha capita
appunto è una cazzata
conversazione allegra al telefono parlando
con un mio amico di certi lati oscuri
a lui dedicata e a MagoZurlì