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fax
Pubblicata il 28/12/2021
Dov'è dunque l'amore?
forse l'ho perso nei vicoli bui
fra amplessi di lacrime
e di pioggia.
no, non riuscite a sentire,
fate troppo maledetto rumore.
mai potreste sentire questo lento trascinarsi,
questa linea sottile
che graffia silente la piana ghiacciata.
eppure ho ancora un fuoco,
furente nella notte,
scintille nel buio
ad insegnare nuovi smarrimenti.
amore desidero,
senza più un nome,
senza più un ordine,
che percuota il mio silenzio,
che devasti il mio sepolcro..
voglio ancora essere
il lungo brivido di questa notte..
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Testo profondamente piacevole...

il 28/12/2021 alle 11:56
fax

Grazie, Gabriela. Questa poesia è una personale ricerca di qualcosa da salvare, di un richiamo profondo da inseguire per non farsi travolgere da un senso di arida sopravvivenza. Forse mi ripeterò, ma continuo a pensare che condividere tutto questo con dei cuori in ascolto sia fonte di assoluto piacere. Un caro saluto. Fabrizio

il 28/12/2021 alle 21:56