Sto diventando nostalgico e non so se sia una cosa buona o una cosa controproducente. Provo nostalgia di un mondo più creativo, ambizioso, curioso e allegro.
Affermare che il mondo sia cambiato non sarebbe esatto. Il mondo non è cambiato ma è cambiata la percezione che ho dei miei sentimenti.
Il grido interiore che sento è un ruggito vecchio, obsoleto: quello di un vecchio leone.
Molti anni fa, visitando un giardino zoologico, vidi un vecchio leone dietro le sbarre, ancora minaccioso ma incapace di sentire il richiamo della sua foresta. Mi fece impressione e non lo dimenticai.
Provo nostalgia del mondo che fotografavo da giovane, che poi è lo stesso mondo di oggi: decadente e misterioso, chinato a raccogliere i suoi cocci e tutto intento a ricostruirsi.
Diventare vecchi per armonizzare il tutto: il dolore dei sentimenti, la paura e la nostalgia. Se qualcuno mi offrisse la possibilità di tornare indietro direi: " No grazie. E' stata dura arrivare fin qui ma ne è valsa la pena. Questo è il mio Inferno ma è anche il mio Paradiso".
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