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Pubblicata il 06/12/2021
amore si è svegliato tutto sudato. Si lamenta che fa caldo e dice a bassa voce che ha sete, tanta sete. Per primo lo sente suo padre, ripresosi dal torpore di quell'afoso pomeriggio di luglio, e gli dice di dormire perché è ancora presto. Non sa che fare sul momento e non è in grado di alzarsi dal letto con la sua mole da 180 chili. Sì, è grasso da far schifo, appartiene alla categoria degli obesi king size e, una volta che si è stravaccato sul materasso memory foam, non può rimettersi in piedi. Il materasso da parte sua non potrà riprendere la forma originaria se non dopo alcuni giorni, sempre che lui non ci dorma...Ripete al bimbo che è presto e che non ha finito il riposino pomeridiano. Amore è dubbioso e tace per un po',ma capisce che fuori i bambini giocano a calcio sotto casa. Allora chiama sua madre che riposa nella stanzetta in fondo al corridoio, dato che teme di essere schiacciata a letto dalla mole del marito. E' riuscita ad addormentarsi da poco dopo aver lavato i piatti del pranzo ed avere schivato come rapidissima anguilla le maldestre manovre di quel leone marino che è il suo grasso consorte. Lui è un sudicio porco che vorrebbe fare l'amore ad ogni ora, ma sa che se non riesce ad alzarsi, suda e puzza schifando la moglie. Sofronia apre gli occhi e capisce che il richiamo è quello del suo piccolo Amore, così si alza e gli porta un bicchiere d'acqua per dissetarlo. l piccolino è felice e abbraccia la sua mamma, baciandola con riconoscenza. Beve a grandi sorsi, poi si ferma stanco e ricade sulle umide lenzuola, sorridendo. La mamma è sempre la mamma e sa che non lo deluderà. Sofronia lo guarda con tenerezza e sente le lacrime agli occhi, piena di commozione. Come è bello il suo piccolo Amore! Ha il colore azzurro dei suoi occhi e il mento volitivo, la carnagione chiara e lievemente ambrata. A cinque anni ne dimostra alcuni di più, alto e robusto, forse un po' grosso o grasso...Sofronia si sente prendere dallo sconforto e teme che tra qualche anno Amore seguirà le orme paterne e diverrà un grasso ciccione. Il marito intanto rutta fragorosamente e sposta pesantemente l'enorme corpo sul materasso, mentre l'aria nella stanza diventa mefitica per le inevitabili esalazioni gassose...Alberto la chiama con voce supplichevole perché ha bisogno di lei e asseconda la sua richiesta con una scarica nauseabonda di peti simili a fuochi d'artificio.
amore sbuffa a ridere e porta la manina alla bocca, come se provasse vergogna per se stesso, ma capisce che l'ondata fetida che sta raggiungendo la sua stanzetta è simile a quella che lui sente dopo che il padre è uscito dal bagno. Si copre col lenzuolo e urla, mentre Sofronia corre a spalancare la finestra. E' troppo tardi...sviene aggrappata alla maniglia.
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