Quando la fame si fa sentire,
da te son costretto a venire,
ti riapro e ti richiudo,
volteggiandoti come uno scudo,
frutta e verdura tieni custodite,
ma dentro te giaccion non condite,
poi qualche insano affettato,
che da solo mi sono vietato.
intanto è giunta mezzanotte,
il mio stomaco con me fa a botte,
ti riguardo con fare sornione,
ma tu mi induci in tentazione.
diventi nuovamente la mia meta,
e mando al diavolo la mia sciocca dieta,
ti apro con relativa fretta,
e ti rubo solo una sottiletta.
a dir il vero ora sono pentito,
hai vinto tu e il mio appetito,
ma domani notte è un altro giorno,
e ti sconfiggerò con un bis di pasta al forno
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