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Pubblicata il 04/04/2003
Ti bramo,
come pura essenza,
come floreale sogno
sbocciato in primavera.
E non vedró mai
fiorir le rose,
linfa che s'accende e si ritrae,
sete che non si colma.
Un attimo
ho creduto di averti,
in un'esistenza intera
ti ho perso.
Siamo anime vuote,
come tazzè di thè
che aspettan invano
d'esser rempite,
mentre l'una si riempie
l'altra si svuota,
curioso giogo del destino,
preziosa rugiada d'infinito.
Questo universo
ci unisce e ci allontana,
ci empie e ci svuota.
Ragione,morale,vitù,
si mescolan
al sentimento puro,
s'annullano,
tra passioni accese
e calor di fornaci vive,
sentimenti eccelsi
e carezze di celesti piume.
Qual ragione prevale
su un così evanescente
amore?
Qual significato dare
alla parola amore?
Forse è quel Thè Rosso
che ci riempie e ci svuota.
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