fiori nei miei polmoni e inchiostro sulla pelle
macchia permanentemente
ogni angolo timido e innocente
un forte liquore
si riversa sul divino fuoco
mi lega a questa infinita notte
come un satellite
osservo ogni quartiere della tua città
sfrecciamo insieme verso le più alte nuvole
mentre arrossisce di pudore
ognuna di queste cupole
ti figuro
stretto tra le lenzuola del mio letto
i tuoi fianchi come un violino
non so suonare melodia alcuna
ma bacio la tua pelle cristallina
e tu graffi la mia
già colma di cicatrici
eppure cedi
queste corde ti rendono mio
più di qualsiasi altro gioiello
affondo la mia lama
prendi il mio respiro
avvolgimi nella tua pelle
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