Uscirò sul tuo prato,
mi stenderò
e mi sentirò inquieto.
nel fumo d’una sigaretta
le stelle sapranno brillare
laddove ripeterò il verso
che l’universo è immenso.
sei come granelli di sabbia
che scivolano nella clessidra
del mio tempo,sei la sabbia
di tutte le spiagge del mondo,
calda e granulosa pelle
che mi riscalda.
indugerò a pensarti,
penserò alla mia ragazza
così lontana e vicina,
e la vedrò vestita di rosso,
una profusione di baci
tra la spalla e il collo,
il rosso di cui è pieno il cielo,
e avrò desiderio del suo corpo,
mi alzerò prima che sia buio,
sarò insignificante io
a scriverle versi sottili
come la lama del mio amore.
un breve abbaglio di vitrea luce.