PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/11/2021
illuminiamoci
fallaci pagliacci
anche da soldati semplici
sempre distanti.
siamo seguaci di risate facili
feudatari inclementi
e seriali odiatori.
giochiamo solo al potere
in ogni atto dovuto
per far perdere le tracce
e, tutt’attorno, le speranze.
“Divide et impera”
ha fatto buona scuola.

ma per poterci chiamare Stato
ci dobbiamo trattare
di presupposti identici e risultati.

l’interprete
dev’essere unico
e la sua voce rimanere accesa
grossa per tutti
dal piccolo al grande
dall’importante all’ininfluente
- resta pur sempre un affluente - Nessuno
a poterla spezzare, nessun movimento
nessun potere terzo
nessuna ragione, Regione, Comune
salvo …lo Stato.

ché per un urgente
non si pretende l’oro
fermo al suo possesso
ma nemmeno sia di piombo
capace solo di rallentare, oltremodo

possieda almeno
l’argento vivo addosso
da nord a sud
da ovest ad est
… isole incluse.
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