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Pubblicata il 31/10/2021
No, non la vogliamo un’altra èra, se questi momenti sono miracoli miracolati e… quel giorno, che appariva ai nostri sensori come mite, ci stava regalando qualcosa di magico; la tua leggerezza e il mio innamoramento: momenti irripetibili.
Il tuo, il mio distacco dalla madre terra era così lieve che le mani quasi tremavano; mentre le luci cambiavano calore. I battiti dei nostri cuori incantavano ogni metronomo per la nitida simbiosi: l’un per l’altro, ad oltranza: un ticchettio odoroso di primule.
Ascoltavamo, abbandonati agli argini, quel brusio di stelle, che il cielo ci preparava come calda coperta; la notte avrebbe avuto la sua escursione ma i nostri corpi si sarebbero difesi con inesauribili abbracci: di quelli che penetrano ogni orgasmo, saturando gli aliti in dolci afflati.

Tu, se vuoi, sarai per sempre la mia èra ed io, se vuoi, resterò disteso sul tuo morbido ventre.
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Piú di un brusio, direi uno scintillante, perpetuo canto interplanetario che ha come diffusori due fantastici cuori bose! Un saluto affettuoso!

il 31/10/2021 alle 17:01

Versi incantevoli!

il 01/11/2021 alle 12:13