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Pubblicata il 26/10/2021
Il tempo sogna ?

la sera arrivava come ogni sera, un galoppo delle ore che confondevano e illudevano, mentre il tempo passava e c'era solo una vittima. Sbagliava a credere d'essere padrone di uno spazio temporale in cui era piacevole rimandare il momento dello studio, e allora giocava a creare Ilio, Paride, Elena, Ettore, le alte mura, i soldati che dovevano difendere i re gli uni contro gli altri a sprezzare la vita. Un sorriso della mente sgombrava il campo della battaglia e la mano correva a sfogliare libri e quaderni. Un'ora per tradurre le frasi di latino, di più per le frasi di greco, e poi italiano e geografia. Quella la lasciava per ultima e la luce accesa della lampada lo illuminava curvo a studiare di continenti, montagne e fiumi. E la notte violava la sua tristezza, la disperazione di non poter finire, di dover concludere poi a mezzanotte.
era un po’ come morire dentro a sapere che non si poteva essere capiti, come un naufrago che non trova le forze per salvarsi e rimanda gli sforzi alla nuova perfida onda.
a letto la coscienza trovava riposo perché non era stata ingannata. Alla prossima sera avrebbe costretto il tempo a piegarsi al suo volere. Con l'innocenza di un'età che non sarebbe ritornata.
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