Si inerpicavano lungo un tortuoso sentiero che portava in cima ad un piccolo pianoro dove avrebbero trovato una fonte dalla quale nasceva un piccolo ruscello che da lì si srotolava lungo il pendio sui fianchi della montagna...lei ogni tanto si aggrappava alla mano del compagno che al contatto della mano di lei provava una forte emozione...e saldamente gliela stringeva dolcemente per non farle male...il cuore allora gli mandava un messaggio che era chiaro come la luce del Sole e lo esortava a comunicarle tutto l’ affetto e anche un di più che nutriva verso di lei...arrivarono finalmente sul piccolo pianoro e gli occhi di lei si illuminarono alla vista di uno spettacolo bellissimo ma ancor di più quando vide la fonte che gorgogliando precipitava in giù dando inizio a quel ruscelletto che sarebbe diventato certamente un fiume importante...nell’ accostarsi presso la fonte riprese la mano di lui e gli disse: “Vieni...senti che bella armonia!...”. Infatti nel silenzio quasi irreale di quell’angolo di natura il picchiettio della fonte produceva un suono che ricordava magicamente le squillanti note di un pianoforte...”Vieni” disse di nuovo “sediamoci qui ad ascoltare...” e i suoi occhi si illuminarono di una luce nuova...anche lei sentiva nuove emozioni accarezzare la sua pelle ...fu così che i loro occhi si incontrarono e lessero uno nel cuore dell’ altra...dalla bocca di lui proruppe allora un suono che non riuscì a contenere e che si modulò in due parole cadenzate in un grido: “Ti amooooooooooo!”...il sorriso della ragazza fu illuminato dalla luce dei propri occhi e mentre lo abbracciava stringendolo verso di sé impetuosa esclamò: “Anch’ioooo!”...e intenti come erano nella profusione del loro giovane amore non avvertirono che l’ eco di quel “ti amooooooo!” e “anch’ioooo!” veniva assorbita nel picchiettio della fonte assimilandosi nel borbottio del giovane ruscello che scendeva allegramente accompagnato in splendida armonia sul fianco della montagna…
Passò un po’ di tempo durante il quale i due rinsaldarono ancor più il loro rapporto improntato sul rispetto reciproco e animato da un trasporto amoroso che trasformava le notti d’amore in un paradiso dal cielo stellato che illuminava i loro sospiri…
Un giorno decisero di passare il fine settimana, visto che il tempo prometteva bene, al mare sulla spiaggia dove avrebbero potuto essere rinfrescati da un bel venticello che saliva con le onde del mare...assorti, seduti sulla rena, lei gli appoggiava la testa sulla spalla e stavano ammirati nella contemplazione del mare che veniva verso di loro con le onde che si arrovesciavano sulla battigia e poi un’ altra e un’altra ancora...ad un tratto i due ebbero come un’impressione che inconsciamente li rese attenti perché qualcosa udivano provenire dalle onde che si rivoltavano sul bagnasciuga...come un lamento prolungato anzi come un’eco prolungata che subito riprendeva con l’ onda successiva...i due si guardarono e gli occhi si illuminarono come la fiamma dell’amore ...si accostarono e si strinsero con lo sguardo rivolto verso le onde del mare che ripetevano ad ogni sciabordio quella eco che accarezzava il loro volto provocando un’onda emozionale che li faceva sentire come in paradiso….”Ti amoooooooooooo!” ...”Anch’iooooooooooo!”...Di colpo capirono e col pensiero ritornarono lassù in quel pianoro dove erano stati e sentirono di nuovo il picchiettio della fonte che catturava quel grido d’amore trascinandolo a valle nel fluttuare del giovane ruscello che diventava sempre più grosso e importante e che infine riversava le sue acque in quelle immense del mare...quella eco era passata sulle onde che l’ avevano catturata e infine l’ avevano portata fin dove i due giovani avrebbero potuto sentirla mentre la rovesciavano sulla riva...”Ti amooooooo!” ...”Anch’iooooo!”…
I due giovani si trovarono uno nella braccia dell’ altra...lui le sussurrò: “Ti amo”...lei di rimando in un tenero e dolce soffio amoroso: “Anch’io”...
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