PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/04/2003
C'era una volta una bambina che aveva appena finito di leggere un libro. E quel libro l'aveva fatta piangere. Non che raccontasse cose tristi. Niente affatto.
Eppure la bambina aveva pianto e in quel momento aveva tutto il viso rosso e a macchie e gli occhi erano lucidi. Qualche lacrima scorreva ancora lungo il viso e rigava le guance rosse e bianche. Aveva tutto il viso gonfio e gli occhi un po' incavati, prorpio come succede quando si ha appena finito di piangere.
Se qualcuno l'avesse guardata in quel momento non avrebbe riconosciuto i suoi lineamenti, sempre così delicati, sorridenti; avrebbe pensato che si era proprio abbruttita e che piangere non le faceva per niente bene.
La bambina, invece, guardandosi allo specchio, si vedeva più bella. Il viso gonfio, gli occhi un po' incavati, la bocca sottile. Eppure lei si vedeva più bella.
Nessuno se ne sarebbe accorto che era più bella, ma lei, invece, sì, se ne era accorta. E questo perchè, allo specchio aveva guardato nei suoi occhi scuri e aveva visto quel nero sorriderle. E nel profondo di quella oscurità aveva scoperto che era stata lei ad aver deciso di piangere. Nessuno o niente l'aveva fatta piangere. E se era stata lei ad aver deciso si piangere, allora piangere non fa poi così male. Anzi le lacrime insegnano tante cose. Possono insegnare a guardarsi allo specchio con il viso gonfio e vedersi bella perchè,scrutando nl profondo,i propri occhi sorridono.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

ma ke bella giuly!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma skrivi da Dio...kissà xkè quella bimba mi sembri tu...ke guardi nei tuoi okkioni e ricerki sempre tanti perkè...giorno x giorno...

il 04/04/2003 alle 09:09