Non basterebbe una vita per capire il senso della vita
ci vorrebbe tutto l'inverno per contare i peli cresciuti
sull'anima, le molecole che creano le mani,
la cheratina dei tuoi capelli mi bagna la pelle
le nuvole dei pensieri sono pecorelle che mi fanno
addormentare sotto una luna di paglia.
ci vorrebbe una settimana per contare le rughe
le pieghe della mente, i solchi di occhi curiosi
sono estrosi di retine e pupille, ci vorrebbero stelle
nelle stalle dei porci.
un fiume in piena sulla mia schiena, un sistema
solare nel mare, sei una sorgente di musica
coperta da polvere cosmica, una rosa appassita
sul mio pube di ghiaccio.
non basterebbe una foresta per nascondere l'universo
per sfamare la mia sete, mentre io aspettavo
assapori quest'aria bruciata di luce, questa quiete
che cucina e cuce.
un latrato è la mia voce, un birillo che rulla
un oceano la mia pace che rauca stenta,
ci vorrebbe un maglione per questo freddo
che bisticcia con la buffa creatura che sono.
un ricordo lucente è un diamante al mio anulare,
margherite e calendule fanno la fila per venirmi a trovare,
e ballarmi il gioca jouer.