Eccomi qui in questo inusuale e tiepido silenzio notturno e autunnale.
Io parlo a te…in modo meno diretto del solito…
ma ora è questo che voglio e mi serve.
Sai, ho sognato di essere innamorato…
I pensieri da giorni scatenavano le voglie.
Quanto mi sono mancati sguardi, carezze, parole, l’odore.
Innamorato del nulla.
Non la sana e robusta voglia di sesso.
Innamorato delle ore trascorse a discorrere a conoscersi a comprendersi.
So troppo bene quanto sia effimera la gioia,
quanto sia fragile il ricordo della felicità,
quanto sia veloce lo scomparire dell'idea di felicità, pura illusione, puro desiderio,
e quanto invece sia forte il marchio del dolore.
Quanto siano incomprensibili le sue cicatrici,
quanto sia vivo e pulsante il suo ricordo.
Vivendo di ricordi di dolori mi sono nutrito l'anima.
Ho sempre la certezza di non volermi esporre fino in fondo.
ho sempre il bisogno di scoprire che esiste al mondo
qualcuno che abbia voglia di muoversi
come un saltimbanco, di camminare sulle mani,
di rubare l'uva acerba…amare e comunque rischiare.
So che tu sei così.
Cammini sui fili sospesi…e ti getti dai ponti…
Ho paura che possa esserci felicità e non dolore.
Che tra noi possa essere bello e non dia ricordi e ferite sanguinanti.
Sono stanco, debole, immaturo.
Ho ancora troppo bisogno di appoggio, affetto, empatia,
e di sentire che in amore non può essere tutto stereotipato,
predefinito, come un copione.
Vorrei conoscerti…
L'unica cosa che so per certo è che mi vuoi bene e vorrei dirti,
usando mille altre parole, quelle giuste...non so,
che anch'io te ne voglio.
Non so perché, non so ancora come,
ma lo voglio scoprire.
Ho sentito il suono della tua voce.
Le tue certezze come carezze.
Voglio sapere chi cerchi con le tue parole semplici,
le tue domande inespresse:
“per noi il tempo non esiste, l'attesa è l'intervallo tra i sogni.”
Vorrei che fosse così…
Altrimenti avrei l'impressione di averti perduta,
di non averti mai trovata…di non averti mai vista.
Quando invece sento di esserci appartenuti da sempre.
Sono certo di non dovertele spiegare queste emozioni.
Perchè sono vere.
Perchè sono sane.
Perchè sono inavvicinabili alle teorie.
Soprattutto perchè le emozioni
trovano la morte nelle spiegazioni.
Ho tanta voglia di parlare con te e di te
e allora ti scrivo quello che mi passa per la testa
nella speranza di non farti del male, di non destabilizzarti.
Ho paura di rubare i tuoi sentimenti, i tuoi intimi pensieri,
in nome del mio patologico bisogno d'attaccamento.
Ho paura di consegnarti e confidarti l'anima con le mie parole.
Ho paura della nostalgia della tua voce.
Ho paura che mi faccia male non vedere il tuo sorriso.
Ho paura di non avere tempo per aspettare incontri fortuiti
che mi riempiano di ossigeno i pensieri.
Ho paura di innamorarmi…
Ormai posso affermare di non aver vissuto appieno la mia vita
se in qualche modo non vi entri anche tu.
Che si possano esserci abbracci, baci, contatti…
Un giorno d'amore e passione.
Universo di felicità da portare via.
Egoisticamente lo voglio !
Non mi basta sognarti…immaginarti…saperti…
Dobbiamo rubare un pò di tempo alle nostre separate esistenze e dedicarcelo…
senza fuggire, senza nascondersi.
Semplicemente avvicinandoci un poco.
Scusa se ho abusato del tuo tempo
per colmare la distanza fisica e temporale che ci separa,
ma non mi basta, mi manchi…
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