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Pubblicata il 22/10/2001
Le parole le han già dette,
chissà quanti, quanta gente.
Le parole son le stesse,
sempre quelle, sempre uguali.
Ma quel vuoto che io ho dentro
ho bisogno di riempirlo.
Sento che non c'è rimedio
e parlandoti m'illudo
di sederti ancora accanto,
di toccarti con le mani,
d'incontrarti per la strada
come fossi stato in viaggio.
Tu non sei mai andato via,
come faccio a non pensarci,
e mi manchi da morire,
ma io sono ancora viva
se così si può chiamare
respirare e camminare,
coricarsi e risvegliarsi
tutti i giorni, tutti gli anni
con quel vuoto nella mente.
Tutti gli attimi, gli istanti
penso a te poi mi distraggo,
cerco di non caderti dentro
grande, immenso, caro vuoto.
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Veramente bella, le parole dette da tutti, ma non per questo meno vere e vissute! Come padre relativamente giovane mi colpisce il tuo sentimento, ma immedesimandomi nel tuo ti direi:
vivi, vivi, per amore mio vivi! La tua vita, non il vuoto, perchè accresceresti il mio dolore.
Ciao, Nicole!
Alessandro
P.S.
Bellissima anche l'altrua tua poesia, sulla vita...

il 22/10/2001 alle 16:53

Grazie Axel,
mio padre è morto 10 anni fa e queste parole
le ho scritte allora.Ora sto meglio ma il vuoto è rimasto. Anche tu però hai scritto cose non esattamente positive a parte quelle su tuo figlio.
"La vita dentro" è ciò che ho provato quando ho saputo di aspettare un bambino,un anno dopo la morte di mio padre:la vita continua!
Nicole

il 23/10/2001 alle 11:51