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(Tombstone )
ignorando dimensioni caotiche
di qualche silenzio addietro
comprese tutte le perpendicolari
declinazioni dell'amore mute
poggio
più o meno consapevolmente
su piccole rughe di ruggine
fuggite a stento dal blaterare del mare
le rimetto a combaciare
con quelle rigide e folte che ho dentro
-tutte da suonare come arpe birmane -
ecco
come la tanta Luna paziente
-gialla mela carnale-
di pallida licantropia mi adorna
la quanta memoria -densa, come nell'estate
le cupole d'oro delle moschee iraniane-
presa però come abitudine al veleno
piccole dosi
consumata senza fantasia
così la sua chiarezza si spenge
evanescente declina
continuando ad appartenermi
solo sotto una pietra tombale.
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che fine ha fatto Ravaschol?! ma non c'entra nulla col testo...non lo vedo più...
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