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Pubblicata il 11/10/2021
Di me
ho colto
un pensiero
qual
affascinante
mistero
del mio peccato,
ma l'ho
deriso
come il tempo;

nel silenzio
ho negato
il vero,
carpito l'ansia
negato il vero.
così
lusingo
e tremulo
formo
il tripudio
evanescente
delle
stelle,
intrappolate
tessute
per me:
- tutte,
formando
la più
brillante
veste di rubini.

dell'inganno
godo
potente effigie
che più
rincorro
ma... sempre più distruggo.
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