Non basta a scaldare,
il sole.
Alto, arde, brucia,
ma una scia di gelo
attraversa il cielo,
a non lasciare passare
che un lieve tepore
a far vivere le mie mani fredde
di te, lontana.
E ti chiamerei calore
se venissi ora
a scaldarmi
cuore e polmoni.
E non più tremori.
E domani tornassi di buonora
a tirarmi su d'umore.
E afferro la mia penna,
ultima spanna di speranza,
da lasciar scorrer libera
sulla pietosa carta
ma del mio cuore
amica certa.
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