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Pubblicata il 09/10/2021
Ti ho vista
la mano sinistra,
era un cappellino con il nastro rosa
il vento voleva salvarlo
salvarti,
dai cappelli a cilindro,
il tuo era l'unico bianco
come i guanti, brillanti
fino ai gomiti
Lo fermasti con le dita
come fermasti la casa
l'automobile,
la vita

Hai preso tutto, quando hai perso tutto
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Quanto hai ragione Ele, questa è un immagine di "Qualche anno fa", penso mi abbia perseguitato per tutta la vita...

il 09/10/2021 alle 15:20

Immaginati una primavera in campagna, anni 50, una chiesa bianca al centro di una piazza senza case intorno, una Rolls Royce sulla sinistra, una donna in bianco stupenda, figlia di contadini. Il lato sinistro fatto di persone vive, colorate e povere, il lato destro costituito da abiti neri e di lusso, con tanti cilindri e smoking, che sembrano usciti da un film sulla massoneria. La madre dello sposo, una mummia col sorriso che uccide, e una giovane donna consapevole della sua morte prematura, guarda in alto, un ragazzotto senza cappello, capelli incolti, cuore infranto. La paura della mia vita? Scegliere o essere scelti, non per le qualità ma per i simboli...Ciao Serena, grazie del bel commento.

il 09/10/2021 alle 15:30

inseguendo la libellula in un prato, un giorno che avevo rotto col passato, lucio battisti dovrebbe citarti per plagio.

il 10/10/2021 alle 09:53