Sono ribelli da sani
i pensieri, senza altri padroni.
lavorano ai fianchi
e abbattono.
sono radicali liberi
cercatori di quiete, l‘oro
di questo nostro mondo.
i pensieri osano
oltre le aquile
e, in risultati, riposano.
sgorgano a fiotti
ruota che sgrava libera
la propria fonte.
sporgono i pensieri
dalla monotonia
- balcone sulla vita -
travalicano stasi
tracciando ipotesi
e, con idee, scavalcano.
illuminano giorni
notti e contorni loro tutti
utili ai domani
incerti da raggiungere
con carico adeguato
di energia proficua.
destano interesse
e curiosità persino
s’insospettisce
ma, poi, con loro scende
in ogni caso a patti.
detestano il rumore
ché nel suo eccesso, perlopiù
di malumor costringe.
spendono motivi e fini
in un raggiungere di mezzi
ma debbono sedere interi
al tavolo delle trattative.
perché fame crea pensiero
e quando sete contorce
sottrae faro per poter fare.
solo allora esplode
di un calice
in mille lucciole.