Amore profondo, senza limiti
a volte fragile, ma eterno e indomabile.
il vento apre le sue porte e l'eco di una voce
mi porta via di qui,
verso un grido sconfinato.
qualsiasi artificio sfida la mia essenza
che non sopporta più
l'incenso e i fiori della vanità.
non v’è che una presenza misteriosa
nella luce dei miei giorni
e rischiara questo cuore ritmato d’infinito
mentre sparge parole e melodie
in cerca d’autore.
il pensiero arretra
nel buio dell’enigma sfuggente
ma la fiamma brucia dentro me quando a notte
s’accende quella stella d'argento
che vacilla nel mistico orizzonte
dei miei occhi insaziabili.
iconoclasta e imprudente, forse saggio o folle,
tra sogno e ragione,
dipingo dubbi e certezze
sulla tela della vita
quando un canto felice spegne ogni dolore.