Genziana, grazie mille. Quando riesco capita di leggere qualcosa, anche se non sono collegato. Ci vorrebbero più ore al giorno per fare tutto.
Angela, che dire, grazie infinite per la tua considerazione e il tuo commento. Capita a volte di leggere discussioni tra gli autori su cosa sia o no poesia, e si potrebbe andare avanti all’infinito…nel mio caso, ad esempio, non dico mai a nessuno “sono poeta” …a chi mi chiede quali siano le mie passioni, aggiungo ad altro che mi piace scrivere qualcosa. Al massimo li posso considerare “pensieri poetici”, i miei, quando riesco a fare qualcosa di decente. Poi la forma cambia sempre e forse al giorno d’oggi i nuovi poeti sono i rapper, per dire una categoria, chi lo sa…secondo me dovremmo essere più rilassati su questo argomento, perché tra cinquant’anni, se non prima, le persone non sapranno nemmeno dell’esistenza di poeti veri come Montale e altri, figuriamoci di noi.. sul discorso che riguarda la “serenità “ del testo, penso, anche se appare cinico, che tutti noi viviamo momenti più o meno lunghi di serenità, è inevitabile.. a prescindere dall’impegno verso i più deboli e dai buoni sentimenti..se la serenità non c’è, in molte famiglie, è perché non si riesce a pagare i debiti e le bollette, a dare da mangiare ai figli o si assiste a qualche brutta malattia..ma nel momento in cui sorrido e gioco con mio nipote, sono sereno, anche se in quel preciso istante un altro bimbo sta morendo in un angolo del mondo. È brutto da dire forse, ma è la realtà cinica a cui non possiamo sottrarci, mio pensiero ovviamente.. Perdonami la lunghezza del commento. Un saluto.
Sei tornato più forte e determinato (poeticamente parlando), ora l'attesa è per qualche bel pezzo horror-thriller.
Ti ringrazio per la fiducia, avrei qualche mezza idea ma non trovo il famoso bandolo della matassa per lo sviluppo, anche se non si tratta di horror thriller…ciao vincent