PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/09/2021
Sento l'inespresso del mio io
amando follemente, in pochi istanti, tutto e niente
codardo come pochi
nella notte e durante il giorno
povero come un ricco senza amore

allargo le braccia verso Settembre
sperando in un miracolo dei suoi

bevo 3 birre
dinoccolato sulla tastiera

navigo nei ricordi e mi viene l'acidità di stomaco

allora apro la mente ancora e ancora
tutto scappa
volo ogni notte verso l'infinito ma mi ritrovo sempre con i piedi per terra

agito il carattere come se fosse un cane da guardia

non cammino mai in avanti

non esiste più nulla delle notti magiche di tanti anni fa
e allora mi appoggio su un pentimento
su una gabbia trasparente chiamata giorno dopo giorno.
regalo poche parole

sono solo senza essere davvero solo

nella mente ho due poli opposti
entrambi emarginati nel buio
avidi di uno spiraglio di luce

navigo elettrico verso un universo parallelo
senza la coscienza dell'adulto o l'innocenza del bambino
solo com me stesso e la cattiveria che mi circonda

seduto su una panchina scassata
guardo il cielo diurno
e non vedo nulla,
non riconosco l'azzurro
come un daltonico, confondo i colori
come un sordo non sento i rumori
non percepisco nemmeno gli odori della città

ma se guardo meglio, nel profondo
allora una piccola scintilla esce dal mio cuore
un sussurro dalla mia bocca
e un idea dalla mia testa

le possibilità sono infinite
e non finite
sono verticale, cammino e respiro

inizio a camminare in avanti
pian piano
senza fretta e con più coscienza

forse prima o poi raggiungerò il traguardo
e finirò con un sorriso e una parola: grazie!
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