Martire perdonata
dai baci che son
come cascate.
nelle calde notti
le alcove piene
di sospiri senza eco
accarezzano corpi.
chi oserà giudicare
o condannare
la giovinezza che si fa
amante dell’amore
ormai lontana dall’ingenuità
e da quel cielo
che la vuole casta.
lei si offre olocausto
delle sue prime carezze…
non si parla d’ inferno
davanti all’amore
se dai piaceri nascerà
il castigo….
inghiottirò i singhiozzi
dimenticherò la sua bocca
un’ onda porterà via i baci
sarò obbediente ma niente
rinnegherò dell’amore.
condannata innocente
metterò una maschera
di velluto liscia morbida
e ingannerò anche il diavolo.
cignonero