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Pubblicata il 17/08/2021
Nell'amore e nella morte siamo come delle piccole piume pallide in balia di un uragano.
non abbiamo più nulla, nemmeno il vento delle montagne che ci accarezzava quando il nostro creatore ci portava in grembo.

quando si muore tutto passa accanto velocemente, il circondario diventa grigio.
le luci svaniscono.
ci sentiamo tremendamente soli, tremolanti e maledettamente persi.

mentre amiamo tutto si trasforma in un sottofondo di cartone dipinto male.
in un palco di legno dove l'unica protagonista è lei.
ci sentiamo soli se non c'è.
tremolanti quando si avvicina.
maledettamente coscienti di non bastarsi. Con il pensiero costante di poter tornare soli.

nell'amore e nella morte tutte le nostre sicurezze vengono distrutte, placidamente placate o violentemente represse.
la nostra anima si contrae e Il corpo diventa sgraziato.

ed è proprio vero che quando ci si innamora il pensiero va a tutti gli anni che non abbiamo amato. Anni che sembrano sprecati.
ma è anche vero che quando stiamo per morire vorremmo altri cento anni da sprecare.

l'amore e la morte sono fatti di un inizio e una fine.
sono cambiamento e trasformazione.
sono luce e buio.
due fratelli litigiosi, figli di un unica madre.
di un unico momento.
fanno parte di noi,
della nostra anima e, volenti o nolenti, della nostra esistenza.
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Profondamente vera meditativa...leggerla mi ha fatto toccare quella realtà da cui cerco continuamente di sfuggire...

il 17/08/2021 alle 07:04