Cerco quanti ancora
sulle rive di pietra scrivono i sogni
in un cielo di polvere.
parigi tesse le lodi di Dio e
lungo i muri del Louvre scorre la linfa
della vita.
si getta nello sguardo della Senna
dove solleva le case addormentate
sulle metafore delle civiltà.
rinasce il sole nei quartieri
e rinchiude la luna
nell’ampolla di un orizzonte
vagabondo.
tutto riempie occasioni e cose
della povertà dei mortali
mentre in un cuore distratto
l’inquieto miracolo
si rinnova
tra le scintille
di vecchie sgualdrine.