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Pubblicata il 07/08/2021
Il mare diverso
si risveglia tra le braccia della vita
ma riluce con gli occhi di un fanciullo
quando è giorno
anche se lo scalpello della malinconia
tace e spegne un dolore sommerso.

cerca la pioggia
perché non sa della luce
mentre un esile velo di seta
scende come una carezza
sulle onde increspate.

mani d’azzurro sfiorano i calici del cielo
e un’arpa lontana mescola luce e suoni,
protende le labbra nutrendo il suo bacio.

l’onda ascolta l’aurora,
allieta il sogno di antichi sorrisi.
l’essenza del mondo è oscurata da enigmi
ma la mia memoria resta con me
tenendomi per mano
nella strada piena di silenzi.

e la città sogna nei miei occhi senza fondo
Dove tutto è reale e immaginario
quando nel buio immobile senza avvenire
Un altro arcobaleno disseta
questa eterna giovinezza.
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Leggo solo ora questa tua poesia attratta dal mare che è nel titolo, e rimpiango di non averla letta prima, di non essermi nutrita di questo miele di parole suadenti, di non aver danzato lentamente al suono di questa musica, allo sciabordio di questo tuo Mare Diverso.

il 13/08/2021 alle 20:43

Molto bella, come tutte le tue.

il 16/08/2021 alle 12:59