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Pubblicata il 02/07/2021
Estendo lo sguardo
fino a sfiorare l’infinito:
questo spazio immenso tu abiti,
in questo spazio etereo tu aleggi,
sei brezza che mi sfiora le guance
infuocate da un sole impietoso.

carezza d’incantesimo.
brivido di nostalgia.
distanza pietrificata tu sei.

mentre grido il tuo nome
che si srotola e s’ingrossa
come valanga di nostalgia
sul paesaggio sottostante,
l’eco della mia voce ti raggiunge,
vicino e presente si configura,
come un brivido che ti raggela la mente
come battito d’ala percepito appena.

come scarlatto segreto
rivelato tuo malgrado, io sono.
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