Quel"se ti chiederà la vita "alla fine mi commuove e mi chiedo perché...
Perchè ne conosci l'intero significato, o perché forse in un dato momento della tua vita sai per certo di aver ricevuto questo dono. Un abbraccio Ciro.
Un pensiero intenso sulla felicità, questa sconosciuta nostra amica che sorride sempre e qualche rara volta si lascia scorrere una lacrimuccia sulle guance.
Bella immagine della felicità, Vicent, sorrisi e lacrime in alternanza sulle proprie guance. Un saluto e un grazie per il passaggio.
Qesto tendone ti aspettava. Le esibizioni sono armoniche se varie e articolate: la platea c'è, i numeri anche, le nuove leve integrano con convinzione... e allora che lo spettacolo prosegua, nulla di più bello che goderne. Riguardo alla felicità forse facciamo l'errore di darle una sembianza e un tempo, mentre invece bisognerebbe viverla estemporaneamente, come dice Totò, prima che non ci sia più, bella e tenera come ci si pone davanti.
La felicita' e' una cosa talmente semplice e naturale resa vana ,quando la costruiiamo con la nostra insensata ingeneria mentale ,la vita ci regala tantissime cose ma se non la rallentiamo viviamo di cio' che gli altri ci costruiscono (E' piu' facile per molti), due righe scritte che potrbbero far scaturire una marea di fogli bianchi intrisi di buon inchiostro,Un Saluto
Mi ci ritrovo appieno nelle tue parole Gpaolocci. Ognuno ha la prpria idea di felicità, ma quella precotta, confezionata e messa sotto gli occhi come unica e rara lascia quasi sempre l'amaro in bocca. Si, ci si potrebbe scrivere interi trattati e la versione sarebbe differente per ogni singolo essere umano e addirittura per la stessa persona essere differente a seconda delle età della vita. Ora per esempio, attanagliata dall'afa estrema, felicità sarebbe una bella passeggiata in un sentiero boschivo e una sorgente cristallina nei paraggi...
Dice il saggio: "Basta sapelsi accontentale" - ... e non sai quanto le dia ragione: spesso, la nostra infelicità è frutto delle aspettative; quando invece la felicità si presenta ogni giorno! La possiamo percepire in un sorriso, in un cibo che ci piace, in posti e viste che ci rilassano e stupiscono, nel volo di una rondine... e via dicendo... Il trucco è non immaginarla come qualcosa di eclatante ma semplice, pulita, sincera... ; poi, mettici che ognuno ha la sua soglia di felicità e quindi è del tutto personale; ma il saggio è saggio e vive bene. Ciao arlettina... io per esempio sono felice quando ci 6!!! (vabbè, dai, questa volta sono stato bravo... mi è scappato giusto quel 6) :)
Dietro il discolaccio che mangia vocali e usa il 6 al posto del sei, intravedo una persona matura, culturalmente valida e di buon approccio con il prossimo. Sono felice anche io che tu faccia parte di questo piccolo mondo poetico e del dialogo che gli ruota attorno, sapessi quanto fa bene nei momenti in cui tutto sembra assumere contorni bui... ma non cantare vittoria, pirata, ti tengo d'occhio e al prossimo 6 ti faccio riempire un quaderno intero con la seconda persona singolare del verbo essere. Intesi? Un abbraccio.
Quel po' di felicità vissuta (perchè ognuno di noi in percentuale diversa e più o meno consciamente ne ha memoria) può aiutare se riesumata e tenuta fra le mani con delicatezza: prova a farlo Virgilio, senza chiudere le porte a quella futura, fatta di cosa non è dato saperlo a nessuno, ma potrebbe anche, come dici in principio, avere le sembianze di una sana compagnia che colma il vuoto. Auguri, rinnovati, per la tua importante tappa.
La felicità non può essere stonata la sua musica è di cielo se l'hai ben ascoltata