PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/06/2021
Rimpiangerai il Tempo
di quando i genitori erano in vita?

Non credo! se non sai più sorridere
e non apri le tue braccia
rimanendo impassibile, lì, a gridare come un ossesso
ogni tua frustrazione

- prigioniero in una maschera sgarbata -

Mi appare agli occhi e al cuore
il senso di meschinità; quel senso che ti contraddistingue

(Tu, che non ricordi le radici
che non ricordi il tempo in cui ti hanno cresciuto
coccolato, carezzato...
Che non ricordi i sacrifici
e non ricordi più... perché hai il cuore pieno d’orgoglio
Tu, che li deridi
Tu, che li spaventi
Tu, che gli urli in faccia)

Tu, che lentamente li uccidi

Dimmi, come si può avvilire i tuoi genitori?
Come si può, continuamente, sottilizzare sul nulla
Come si può, insistere su povere ossa... vecchie...
che avrebbero bisogno di carezze?

Io, non ti riconosco più

- io... non voglio riconoscerti -
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Profonda, bella! Ciao

il 27/06/2021 alle 17:26

Ai figli spesso mi piace ricordare che ho sperimentato di persona e non esiste cosa più vera di non fare mai male agli altri e mai prenderli in giro, ad un mio compagno di classe che in terza media prendeva in giro una persona leggermente diversa, il professore lo richiamò, lui insistette sulla sua misera opera, da poco ho visto il professore che mi ha rivelato la triste notizia a quel compagno di classe è nato un figlio leggermente diverso, perdona mi non riesco a dire niente... Ciao

il 28/06/2021 alle 08:11

Grazie Vittò,,, grazie vecchio (ma perché VECCHIO? sa di vecchio!!!) poeta... cmq sto parlando del rapporto figli-genitori E di un figlio bastardo, ingrato... che nn ha rispetto x loro e per altri parenti di sangue; insomma, una pecoraccia nera.

il 28/06/2021 alle 15:19

Mi spiace per questa pecora nera! Bellissima poesia che fa riflettere profondamente su una questione sempre più delicata! Molto bene, Gabry! Un saluto sincero!

il 28/06/2021 alle 20:02

...Argomento, purtroppo, che sarà sempre coinvolgente nella storia degli esseri umani...

il 29/06/2021 alle 08:55

C'è dunque ancora chi ha un animo e lo evidenzia dissociandosi dalla villania e rozzezza. Generalmente sono (o sono stati) la fonte di protezione e sostegno morale, anche se talvolta non mancano esempi di esperienze drammatiche. Ma il rancore si può limare, l'astio si atempra a vantaggio di quel rapporto umano che è tra i più belli e intensi in assoluto. Bello scritto Gabry, un saluto.

il 29/06/2021 alle 14:16

Scusa Gabry, quel 'atempra' non è un neologismo ma 'stempra'...

il 29/06/2021 alle 16:37