Respiri solenni
si rincorrono tra le onde,
canta il mare
nella solitudine di immensi spazi,
chiama a raccolta letizia
per portarla verso terre lontane
dove ancora s' ode dei cannoni
il grido di morte che trancia l' aria,
timore che si veste di sangue e dolore,
dignità costretta a camminare
su carboni ardenti tra sputi e dileggi.
Dove l' economia scivola
favorita da giochi di potere,
sete di dominio che rompe dighe
e travolge l' innocenza dell' amore,
sempre più confuso in un mondo
dove non c' è il motto, tutti per uno
uno per tutti, ma quello, mora chi mora
basta che non mora me, un frega frega
generale che rende orfani di Dio.
Dove i poveri aumentano
e fame e malattie dilagano
con la rabbia che fomenta le macerie
della vita e fuoco che brucia speranze.