scuote il capo, si annoia, è distratto;
a volte ride o si addormenta.
È l'ultimo della classe, il peggiore tra tanti.
i voti, scortesi ma fedeli, lo nutrono
nella penombra.
i suoi compagni, brillanti ma infedeli,
sanno sempre la lezione.
conoscono la storia, la geografia, la filosofia
e rispondono ad ogni domanda,
ma lui no! Lui non sa niente!
detesta le nozioni inutili,
i lunghi discorsi e l'obbedienza cieca.
disdegna i rimproveri e il tedio dei concetti,
odia i saccenti e i pedanti, ma ama la danza
e la Poesia.
marina la scuola ed è felice
quando anche nel vento piovoso
getta i quaderni nei cestini del mondo.
ma sul diario scrive poesie,
figlie di un cuore in amore.
i suoi versi deridono grammatica e forma,
ma vagano tra le nubi, nel cielo profondo.
e sono sinceri.
adora la musica, il valzer e balla come un dio,
e quando la ragazza che stringe tra le braccia
gli sorride, non è più l'ultimo.
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