Sicuramente con "orizzonti perduti" si stava preparando a ritornare in Sicilia, "mal d'africa", questo brano stupendo, è un indizio, ma forse non lo sapeva nemmeno lui, vero pure che lui a Milano si era trovato bene, quando arrivò nel 65 fu accolto da un nebbione tremendo e gli piacque pure quello..Quando nella vita segui il tuo istinto e lo segui fregandotene del resto alla fine tutto torna e la matassa si dipana, in questo senso hai pienamente ragione
In una opera così articolata come quella di Battiato, Vincent, esistono innumerevoli riflessi ed ognuno che lo abbia ascoltato con attenzione ha certamente individuato un proprio significato, una sua frase, atmosfera, mood. Io ricordo una frase che disse durante una intervista con Fazio " io sono grato alla musica che mi ha dato la possibilità di affrancarmi dalla necessità." in questa sua affermazione io trovo un profondo rispetto per la sua arte e per la condizione sua e di tutti; io non sono stato un suo fan, ma lo ho sempre considerato ed ascoltato quello che aveva da dire, e da suonare, intuendone una statura umana ed artistica considerevole. ps. per quanto riguarda la circolarità del tempo penso che avremo modo di parlarne, arricchendoci. Ciao
La circolarità si ottiene sovrapponendo due piani differenti e le carezze del passato remoto , per me , lo dimostrano. Ciao.
Grazie, i vostri commenti sono uno stimolo non indifferente per continuare a scrivere i miei pensieri. Un saluto ad Arturo, zordoz, Daniela e mitri.
Hanno detto tutto loro e rimasto da dirti solo bravo! Complimenti, ciao
La vita è un dolce ritorno, Vincent! Hai scritto un piccolo capolavoro psicologico! Complimenti e saluti sinceri!
Anni addietro, poco più un decennio, passando sulla prospettiva Nevski c'erano le donne curve sui telai, come doveva averle viste lui, nella sua personale e intima rivoluzione, e c'era l'alba dentro all'imbrunire in quelle notti che notti non erano e neppure erano giorni. Ma io le ho solo viste, lui le ha tramandate in poesia e verranno recepite di generazione in generazione da chi si pone alla ricerca dell'essenza anche solo con poche luci fioche. Bel tributo per un autore che partendo da un'isola ha raggiunto l'universo.
Grazie Arlette, è partito da un'isola che, potrei definire pigra e ambiziosa.