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Pubblicata il 09/06/2021
L’arcano greve di una domanda.

solo il silenzio anima questa notte
il gelo rabbrivida pensieri e stelle
con dita livide graffia pietre come memorie,
il fiato soffia via il fumo, ma il buio resta,
acre e fitto come ruggine su questa balaustra.

pare sia il custode di una infinita ritrosia
campione delle brumose vestigia della luna;
immobile, eppure fremo in attesa del tuono
che seguirà il lampo di un dubbio reiterato,
il non sapere, convoglia la mia pena;

in questo vuoto che tace ogni cosa
non so dire di questa quiete, se sia il fine
o solo l’angoscia che risacca l’attesa,
coi sensi irti come i peli dei selvatici
avverto vibrazioni, intimidite presenze

complice di questo tempo, li intendo quelli che passano
come un bisbiglio, una eco senza sillaba,
fitti come sabbia a tentoni in un buio innominato,
eppure folti di risposte, certi di certezze;
ed il mastio della conoscenza pare parlarmi

del tempo, che vive la condanna del suo fluire,
e di come, ogni notte al suo finire
ha un giorno che tarda ad arrivare,
infine cederà questo buio, eppure altri ancora ne saranno,
si paleseranno altri giorni ed altri uomini ,

altri silenzi e altri chiasmi, e passeranno,
sino a che notti e angosce mancheranno di latori.
nel mio non comprendere mi schernisco non le braccia,
non otterrò anche in questo quando, alcuna risposta,
all’avvenire solo risponde l’arcano greve di una domanda.
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L'Arcano diventa sempre piu' greve,perche' non si pongono piu' domande ma si accetta in silenzio ,Un Saluto e Bentrovato

il 09/06/2021 alle 12:01

Una grande poesia, trasmette il senso di un pericolo imminente, della circolarità dei dubbi e delle attese, della solitudine e di una notte che non finisce.

il 09/06/2021 alle 12:43

...Caro Zordoz, manchi da un bel po' di tempo ma quando rientri è una sinfonia, la Settima...

il 09/06/2021 alle 14:34

Un senso di smarrimento, la sensazione di vivere la storia, ma quale storia ed il suo senso incomprensibile insieme all'amarezza dello scorrere del tempo ed al senso della propria futilità...Forse ci ho messo molto di mio ma sicuramente tocchi o sfiori questi temi che in fondo sono le domande di molti

il 09/06/2021 alle 17:47

I venti stagionali vanno e vengono, talvolta portandosi dietro un'unica risposta alle nostre domande. La speranza, Sergio, germoglio unico di tutti i deserti, anche quello più arido. Intanto sei tornato con la tua poetica, non è poco direi.

il 09/06/2021 alle 22:58

Amico Sergio, il tuo tocco allarma lArcano stesso che è già tra noi e che medita proprio come tutti noi. Eccellenza che sintetizza l'oggi. Un caro saluto.

il 09/06/2021 alle 23:37

Gpaolocci, grazie per le tue parole sempre gradite, che testimoniano una frequentazione che dura, farsi domande è una pratica in disuso più facile prendere la pillola blu e vedere tutto come inerte quotidianità. D'altronde chi si interroga è destinato prima o poi a trovarle quelle risposte, se ha la capacità ed il coraggio, e di non raccogliere quelle che gli propinano. Un saluto determinato.

il 10/06/2021 alle 14:03

Grazie Vincent Corbo, per l'apprezzamento e per avere individuato una chiave di lettura in cui il dubbio, l'attesa e la notturna solitudine, sono centrali. Sono certo che sono tematiche che frequenti ed in cui intingi lo stilo della tua poetica. A rileggerti, ciao.

il 10/06/2021 alle 14:08

Cantorom , bello ritrovarti qui, in calce a questi miei combattuti versi. Ho avuto molti dubbi sul pubblicarli o meno, temevo che fossero troppo personali e che risultassero di contro incomprensibili, mi sono risoluto a farlo trovando di nuovo la voglia di mostrare il mio mondo .. a chi lo vuole osservare, e tu lo so da tempo sei qui. Grazie.

il 10/06/2021 alle 14:15

Arturo, compagno di ... solitudine, quello che hai detto è esattamente quello che è scritto, la poesia è di chi la legge e riuscire a indurre suggestioni e domande che ne valga la pena trovare e fare, è il suo fine più gratificante. Bello ritrovarti con la voglia di leggere e di parlare di poesia, mi infondi determinazione a continuare come molti, non tutti, a farsi domande, ad aver il coraggio di dubitare.

il 10/06/2021 alle 14:25

Arlette, adoro la tua incomparabile assertivita', la fiducia che nutri di momenti e sensazioni, frutto dellatua dedizione alla comprensione e di disciplina delle percezioni. In quel deserto arido Arlette quello che ho tratteggiato con i versi, non sono stato in grado di individuare i germogli a cui ti riferisci, e mi aggrappo alla determinazione esule di porre domande, magari arcane, senza remissione, e grevi. grazie di avere letto i miei versi.

il 10/06/2021 alle 14:44

Mi fa molto piacere Morris ritrovarti qui, a leggere ed a commentare questi miei versi, i che sanno di Arcano e di oscure percezioni, ma che non si rassegano al silenzio ed alla pedissequa accettazione, ed in questo io ti sono al fianco, Sir, di spada e di versi.

il 10/06/2021 alle 14:50