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Pubblicata il 20/05/2021
La prima volta che mi imbarcai su un velivolo fu per il concorso a cattedra. Avevo paura di volare ma fu tutto semplice e interessante. Da Catania a Milano. Mi capitò una signora anziana col bastone e io seduto con vista cielo e nuvole e sole e mare. C'era anche Daniele, seduto qualche fila avanti, un antipaticissimo ragazzo di Agrigento, che avevo conosciuto al corso.

la nebbia sopra Milano era grigiastra, livida. La città mi apparve come qualsiasi altra città industriale. Daniele mi salutò con freddezza e se ne andò per i fatti suoi. All'hotel, nei pressi della stazione centrale, mi sistemai in una stanza col vibratore e l'aria condizionata. Probabilmente era un servizio compreso nel prezzo: quando aprii l'armadio trovai quel coso che faceva una bella figura. Lo presi e lo accesi: funzionava. Chissà quanta gente ne era rimasta affascinata e incuriosita oppure qualche turista inglese o giapponese lo aveva dimenticato prima di imbarcarsi per Londra o Tokyo.

presi la metro e andai al Duomo, feci tre o quattro volte su e giù per la Galleria e mi fiondai dentro un fast food. L'indomani presi il treno per Rho, un sobborgo della città: ebbi un deja vu. Rho mi sembrò la copia esatta della mia città in Sicilia, la stessa stazione ferroviaria, le stesse strade, gli stessi palazzi, la stessa gente. Solo la lingua era diversa. Il concorso andò male, non ero raccomandato, e salutai Rho strizzandole l'occhio. Addio Rho.

per festeggiare la disfatta, a Linate andai a mangiare pescespada in un ristorantino dell'aeroporto, inutile dire che non ci andarono leggeri col conto, fui sul punto di esclamare: "Cazzo!". All'imbarco, il solito Daniele stavolta mi capitò vicino. "Daniele, hai visto chi c'è seduta lì davanti a noi?" "No, chi c'è?, ma è proprio lei?" L'avevo inquadrata all'imbarco, con indosso una pelliccia ecologica e un look trasandato, la Ventura. Sul cielo sopra Catania, dopo qualche turbolenza, sembrava serena e a suo agio. Le hostess non la finivano coi complimenti e le felicitazioni per la sua carriera televisiva.

dopo, a terra, si mise fianco a fianco, era altina, magra, giovane. Due pianeti che si avvicinano e si allontanano ognuno poi per la sua strada.
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E' un bellissimo pezzo. Accettazione consapevole, osservazione, curiosità. La vita normale è interessante, sempre.

il 20/05/2021 alle 13:04

Grazie Eriot, mi piace il tuo commento.

il 20/05/2021 alle 18:34

Ho vissuto , immaginato, tutto il tuo viaggio.Bello!

il 21/05/2021 alle 00:15

Grazie Jeko e grazie Ninetta. Un saluto e una buona giornata.

il 21/05/2021 alle 07:11

Accetta i miei complimenti Vincent, descrivi i sentimenti che esprimono le emozioni che hai provato in quell'incontro, da questo imparo anch'io infinite grazie Tonino

il 21/05/2021 alle 09:43

Grazie Tonino, sono ricordi del passato.

il 21/05/2021 alle 12:38