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Pubblicata il 28/03/2003
DOV'E' L'UOMO?

quando il Bambino
scopre
che il Sesso è
'quel lurido gioco'.

DOV'E' L'UOMO?

quando il Vecchio
si aggrappa
alla Vita,
Sperando & Aspettando che
l'UOMO lo noti.

DOV'E' L'UOMO?

mentre i suoi Figli
marciano
&
cantano
&
cadono
&
uccidono
&
piangono
&
sperano
&
tremano
&
muoiono.

DOV'E' L'UOMO,
adesso?
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Stile graffiante e originale. Io credo che l'UOMO stia in questo momento facendo tutto quello che tu gli imputi......proprio perchè è UOMO...
Ciao.
Andrea.

il 28/03/2003 alle 09:18

mi piace pensare che l'UOMO stia nascosto dietro le proprie 'manifestazioni' sensibili. Certo, l'UOMO storico si deve comunque sporcare le mani, mentre l'UOMO ideale si può permettere di starsene nel suo Cielo a sputare sentenze. Ma se non si ammette un centro di gravità allora siamo allo sbando.
O forse sono solo stronzate.
Ciao.
Filippo

il 28/03/2003 alle 11:00

Mi piace il tuo modo di ragionare così aperto al dubbio. Mi viene in mente una battuta di De Crescenzo:

Solo gli imbecilli non hanno dubbi
Ne sei sicuro ?
Non ho alcun dubbio !!

Hai ragione quando affermi che un centro di gravità è necessario. Una volta che lo abbiamo trovato ? Che facciamo ? Agiamo di conseguenza o torniamo ad addentare il panino mentre 4/5 del mondo muore di fame ?
Ciao.
Andrea.

il 28/03/2003 alle 11:21

non mangiare il panino sarebbe da stupidi (4/5 è meglio di 5/5). Magari, invece di mangiarcelo tutto, ne lasciamo un po'; così forse quei 4/5 diventano 3/5.
Vorrei essere
acqua
per dissetare la terra
Vorrei essere
pane
per sfamare la terra
E invece sono
solo uno stronzo
seduto ad un tavolo
con la pancia
piena
e la testa
vuota.
Troppo vuota,
anche solo per
piangere.
(non so che diavolo c'entri, ma mi è venuta e l'ho scritta)
ciao
filippo

il 28/03/2003 alle 13:38

Siamo d'accordo: finchè anche un solo bambino morirà di fame, l'umanità avrà fallito. Ma non si può cambiare il mondo in un giorno. E non si può passare da 4/5 a 0 in un colpo solo: è utopia. Se poi mi dici che si deve 'tendere' all'azzeramento dei 'senza cibo', siamo di nuovo d'accordo. Ma bisogna pur sempre cominciare. In quanto al 'guerrafondaio', bèh, in un certo senso lo siamo tutti: basta accendere la macchina, dare un colpo d'acceleratore e hai già dato il tuo personale 'contributo' alla guerra. IL discorso, come tu ben sai, è lungo e complicato, ma in sintesi io non sono proprio convinto che 'rinunciare a tutto' (vale per chi ha qualcosa, ovviamente) sia la soluzione del problema. Eguaglianza non significa, per me, Povertà Universale. Il nostro compito, quello che 'possiamo' fare e che pertanto 'dobbiamo' fare, è 'non sprecare'. Dopodichè chi può fare di più, lo faccia.
E poi pensare, pensare e pensare....non smettere mai di pensare con la propria testa: questa è la nostra arma più potente. In verità, l'unica che abbiamo.
ciao
filippo
p.s.: è vero, la 'poesiola' ricorda Cecco Angiolieri, e ti confesso che io stesso mi trovo a sorridere davanti a questo 'plagio' (involontario)....per fortuna che siamo 'inter nos'....è divertente giocare con le parole, no?

il 29/03/2003 alle 14:19

Hai detto, bene: bisogna pur cominciare. Ma chi comincia per primo ? Chi fra di noi devolverà per primo metà del proprio stipendio in favore del terzo mondo ? Non si può certo pretendere che tutti noi occidentali facciamo una cosa del genere tutto in un botto !! Pensi che spendere i nostri 10 Euro al mese in favore di qualche associazione umanitaria e sventolare un paio di bandiere sia in tutta onestà un segno deciso di cambiamento o che quanto meno preluda sinceramente alla costruzione di un mondo più giusto ? Non sarà un modo per lavarsi la coscienza sporca e tornare allegramente a fare i nostri porci comodi con le nostre bombe in giro per il mondo ? Migliaia di persone alle manifestazioni per la pace...miglialia di persone che hanno rinunciato al loro tenore di vita in nome di un idea di pace...senti come suona bene..Eppoi, caro Filippo, rinunciare alle vacanze sul Mar Rosso o al cellulare che scatta le foto in digitale, non è per noi grassi e opulenti Occidentali, un po' come essere poveri e perdere tutto ciò che contraddistingue la nostra concezione di felicità? Al benessere ci si abitua facilmente, ma rinunciarvi è molto, molto duro da digerire...Allora ? Il primo assegno, lo firmi tu ? Io non ci penso nemmeno ! ;-)))))
P.S. Plagio involontario spontaneo e simpatico...
Andrea

il 30/03/2003 alle 17:18