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Pubblicata il 03/05/2021
"Almagro, Almagro de mi vida,
tù fuiste el alma de mis suenon.."

tu fosti il sogno folle
che si vestì di gemme e non era
ancora primavera,
era un febbraio denso di bruma
quando mi apparisti in sogno,
era un febbraio nero
che vestiva una livrea corvina
come il nero corvino dei miei occhi abbagliati
mis suenos
alma de mis suenos
follia lucida e sfibrante
follia ragionata e temuta
incantamento di occhi e di tenebra
di nebbia e di sole argentino
di bruma e di castelli merlati di silenzi.
tu, cavalcando il destriero del desiderio
mi portasti nel folto di un bosco
a bere le gocce di brina che stillava
dalle foglie degli aceri...
tu mi dicevi” bevi mja amata”
donna sognata, donna de mis suenos.
donna tanto attesa nelle notte di tenebra,
squarciata dalla punta affilata
dalle lame lucenti delle ossidane
che stringo nelle dita,
da una vita…

* da un verso preso dal Web
di autore non meglio identificato
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Quanti castelli merlati di silenzio abbiamo ognuno di noi. Ciao.

il 03/05/2021 alle 13:35

Linda y preziosa, como siempre

il 03/05/2021 alle 19:02

Ciao Mitri, grazie del passaggio.

il 04/05/2021 alle 07:26

Marco Polo, grazie tante.

il 04/05/2021 alle 07:27