e poi le incontri inghiottite nel folto bosco tra l'odore della pioggia in lontananza e l'afa che la precede, quella che s'apiccica come guaina di pece sulla pelle aperta di fatica.
le incontri tra i colloqui di animali mimetizzati nella fratta. E' lì nel mezzo di una natura che parla la lingua di pochi che dimorano anime viandanti, che abitano in mausolei di legno dove s'avvinghia il muschio affamato, sotto betulle assetate di sole.
anime salve, ma pur sempre in guerra, macchiate di dolori lontani ma sempre presenti, ferite che han scavato solchi su un viso da cui esce una luce rara.
raccontami anima di come la vita abbia bramato l' acqua come quella sponda d'argilla secca di un fiume ormai distante, dove appolaiate ci studiamo come libri senza copertina. Raccontami come ci si disseta la vita in una foresta di rugiada, nella solitudine intrisa di bacche e meraviglia.