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Pubblicata il 27/04/2021
E come le fredde foglie portate dal vento
ci avviciniamo alla luce

sentiamo ribollire il sangue
e gli occhi dischiudono
i loro specchi gemelli

nell’ aria instabile
le braccia tendono alle nuvole

le mani inermi
il viso teso, la bocca aperta

ma dal profondo
non scaturisce suono

e il quadro si spacca
in frantumi taglienti
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Una chiusa tagliente, che fa pensare.

il 28/04/2021 alle 20:30