E come le fredde foglie portate dal vento
ci avviciniamo alla luce
sentiamo ribollire il sangue
e gli occhi dischiudono
i loro specchi gemelli
nell’ aria instabile
le braccia tendono alle nuvole
le mani inermi
il viso teso, la bocca aperta
ma dal profondo
non scaturisce suono
e il quadro si spacca
in frantumi taglienti