sulla sabbia il passo degli amanti odora di promesse perse.
parole che pesano grammi come granelli assolati satt'accano al cielo.
ed il giorno e poi la luna poi il canto delle mani sulla pelle come tiepide
occhiate nelle tue stanze segrete.
e in mentre la vile giovinezza si dilegua tra le carni arroventate il cuore si disseta.
ed il silenzio ,che a me pare degli Dei, scorrazza sul destino delle parole inutili,
cosi che tu senta di nuovo il mare e quell'amore che dentro rotola e s'affoga e poi risorge s'avvinghia poi si perde, ritorna,
l'amore senza fine ne' morte.