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Pubblicata il 08/04/2021
Fugace nel cel transitò 'na stella,
era 'l mio cor, s' era involato via
oltre l' immenso di confini arcani,
ove luce di speme inebria 'l domani.

Ove germoglia amore e giovenil vegetazione
s' appressa 'n accoglier fior di Primavera.
Nel bel cammino insieme a luci e soni
e colori nel volger d' un sogno ch ' innamora,

vidi d' Orion costellazione e m' innamorai
di cotanta luce e de li figli suoi,
rigel e Betelgeuse tra tutti, i preferiti.
ero estasiato da tal beltà dipinta ne l'infinito

e ragionando con meco e l' alma mia, mi ritrovai
alfin felice, con li dolor fuggiti tra lagrime a l' occhi adorne.
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