PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/03/2003
Nel mezzo della notte,
quando compagno e amico
diventa il silenzio,
ho avuto paura
e ho pianto.
Ho cercato dentro di me
per acquietare l'urlo
che smorzato faticava a nascere,
ho cercato fuori di me
per dare corpo a ombre
oscure e minacciose
che non arretravano
di fronte al mio esorcismo.
Ho varcato il confine invalicabile
dei sentimenti;
odio e rabbia
mi hanno teso la mano
e io ignaro
l'ho afferrata tremando.
Non ho avuto forza,
nemmeno timore,
forse è stata solo l'incoscienza
a guidarmi per spinosi sentieri
o la brama di specchiarmi
nello stagno della vita.
Caos e nebbia,
affanno e strazio
sono comparsi inattesi
e io ho deciso finalmente
di amare,
anche se era un'altra
la risposta attesa.
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..questa poesia è bellissima!..profonda, sofferta ma piena di forza finale (anche se era un'altra la risposta attesa..)
complimenti!!!!
un saluto..
albachiara

il 26/03/2003 alle 19:20

Ti ringrazio per le tue bellissime parole, che assumono ancora più valenza perchè pronunciate da chi di poesia se ne intende.
Sono appena approdato a questo sito e questa è la mia prima "pubblicazione"; devo ancora ambientarmi, ma il tuo è certamente un prezioso incoraggiamento.
Grazie di cuore.
Yago

il 27/03/2003 alle 08:25

ma la domanda qual'è? Qual'è la domanda?

Ciao

Kay

il 27/03/2003 alle 08:38

Cerca di non fraintendermi e non prendere questa mia risposta come un atto di presunzione o di alterigia da parte mia, ma permettimi di dirti che è svilente per chi scrive una poesia, bella o brutta che sia, scendere nella pura spiegazione. La poesia è come la musica... Hai mai provato a spiegare una sinfonia di Beethoven a chi non la capiva? Lungi da me di paragonare i miei piccoli versi a un siffatto capolavoro, ma l'esempio mi serviva per dare corpo e spessore alla mia risposta. La poesia è come una foto, un'istantanea: ferma e fissa un attimo, un brandello di stato d'animo, una sensazione, un disagio, un desiderio, un rimpianto, un dolore... o l'insieme di tutto questo. Non a caso il titolo è "Intimo" e la poesia mantiene ciò che promette e cioè un momento di intimità con me stesso, un tentativo di analizzare una sensazione, impalpabile e eterea come l'esistenza stessa. La domanda ha carattere esistenziale, generico e intimistico, quasi a voler dare un senso alla vita stessa, a quel tumulto di sensazioni che spesso si affollano in noi senza ordine e senza regole, a quel disagio "del vivere" che spesso ci assale, alla paura di essere noi stessi, nudi e vulnerabili di fronte ai nostri piccoli-grandi sentimenti. Il mestiere del poeta (dilettante per quanto mi riguarda) è quello di fissare quel dato momento e di sforzarsi di trasmetterlo a chi legge, perchè magari anche quel lettore riconosce in quei pochi versi qualcosa che gli appartiene.
Spero di aver risposto in qualche modo alla tua domanda e scusami per la lunga risposta, ma il tuo intervento la esigeva.
Grazie per avermi letto.
A risentirci.
Yago

il 27/03/2003 alle 10:34

Sicuramente il mio intervento era fraintendibile...ne prendo atto. Ma non volevo una spiegazione ed è abbastanza inutile "spiegarti" a mia volta, ora.
Ti ringrazio della tua lunga risposta che è servirà più che altro a chi ha bisogno di una qualche "lezione" sul significato di poesia. (A me sinceramente non serve molto...)
Sai, sarà per questo che commento pochissimo..non mi piacciono le spiegazioni. Mi piace la compassione.
Il mio intervento voleva solo sottolineare il fatto che avevo notato il tuo ingresso. E per quanto possa interessarti ti dico che non accade di frequente.
Ed accadrà sempre meno...
Grazie

Kay

il 27/03/2003 alle 10:53

impareggiabile armonia
è l'intesser del sogno,
vita sua complice
traccia la via della
verità,e nulla paga alla
mia richiesta che
mira al risveglio
nell'eterno assopirsi...

complimenti per questa tua,analisi introspettiva di un momento di vita e Ben venuto nella famiglia di p.h....io sono DOMENICO il fratello minore...a presto allora ed ancora AUGURI!!!
ps:un 5,per questa tua è d'obbligo.ciao.D

il 27/03/2003 alle 15:02

impareggiabile armonia
è l'intesser del sogno,
vita sua complice
traccia la via della
verità,e nulla paga alla
mia richiesta che
mira al risveglio
nell'eterno assopirsi...

complimenti per questa tua,analisi introspettiva di un momento di vita e Ben venuto nella famiglia di p.h....io sono DOMENICO il fratello minore...a presto allora ed ancora AUGURI!!!
ps:un 5,per questa tua è d'obbligo.ciao.D

il 28/03/2003 alle 14:51