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Pubblicata il 04/04/2021
Poter impietro come fiume 'n piena
senza pietate di cor feriti avanza,
senza soffrir per l' altrui dolore e occhi persi
prossimi al pianto e la disperazione
che capelli estirpa con la radice intera.

Insensibile segue sentieri vaghi che 'l cel asconde,
che non portano a nulla se non pazzia de l' homo,
se non al delirio di ment' ottusa e ceca ch' alfin crede
a proprie menzogne invise alla ragione.

nessun pregare serve e alcun dio ch' intercede
per tal legion di parassiti ch' avanzan qualsiasi
sia 'l fato pregno di spregio e dolor, che del mondo
voglion perdizione e rovina, disgrazia, schiavi del poter

del foco che logora e consuma, ch' arde nel petto
fin' a la disfatta e la rassegnazione di loro stessi e del contado.
Tant' onesti, galantuomini sembran questi briganti
nel loro volger murmuri e pensieri, ma sotto sotto follia

cova e deprime, la testa persa e priva di ragione
del soldo al servizio e de l' onnipotenza è schiava.
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Profondo e meditativo testo....

il 04/04/2021 alle 19:19

un plauso alla forma ed alla sostanza dei tuoi sillabi. Una lettura che non è immediata ma proprio perchè ripaga della attenzione che necessita, gratificante.Bravo.

il 05/04/2021 alle 14:34