PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/03/2021
A Braccia aperte
il salto
o il suolo
Volo Inverso
dall’alto al basso
un tonfo di sasso
un buco nel pozzo
uno spruzzo
di respiri in spilli
Minuti muti
stingono fatui
e fan silenzio del nero
Fato Freddo
rapprende
il Fiato in Ferro
Parole
come lamette
tagliano un sorriso obliquo
Non guardarmi con le
tue Ciglia Spinate
arrotolate e belle
s’infilano nella carne
trapassando il Sacco di Lino
già bucato l'ultima volta
che ti ho pensato
Nulla andrà perduto
non ti preoccupare
Il vuoto nel vuoto
non si cerca
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Ne la nave Che si scuote, Con le navi che percuote Di un’aurora Sulla prora Splende un occhio Incandescente: (Il mio passo Solitario Beve l’ombra Per il Quais) Ne la luce Uniforme Da le navi A la città Solo il passo Che a la notte Solitario Si percuote Per la notte Dalle navi Solitario Ripercuote: Così vasta Così ambigua Per la notte Così pura! L’acqua (il mare Che n’esala?) A le rotte Ne la notte Batte: cieco Per le rotte Dentro l’occhio Disumano De la notte Di un destino Ne la notte Più lontano Per le rotte De la notte Il mio passo Batte botte. Campana - Canti Orfici Questa tua me l'ha ricordata! ^ . ^

il 29/03/2021 alle 12:29

Onorata dell'accostamento :)

il 29/03/2021 alle 15:19